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[SIENA 🇮🇹] Urban planning to connect urban and green areas in district Ravacciano (URBiNAT intervention area)


October 23, 2020

PIANIFICAZIONE URBANISTICA DELL'AREA DI RAVACCIANO RAPPORTO TRA AREE VERDI E AREE URBANIZZATE

On 9 October 2020, during the URBiNAT Technical Meeting to kickstart the process for the co-creation of an URBiNAT Healthy Corridor in Siena, Paolo Giuliani, Director of Urban Planning gave the following presentation on the district of Ravacciano. The inhabitants or Ravacciano have started mobilising, and organising themselves with local stakeholders, regarding the co-planning of a Healthy Corridor which will provide an improved pedestrian access to the historic centre of Siena, as well as the creation and/or restoration of ecological services, some of which data back to the medieval origins of the city. 

Text of presentation given by Paolo Giuliani

IL Comune di Siena sta rinnovando la propria strumentazione urbanistica, sia con l’adozione del Piano Operativo, che con la sua definitiva approvazione regolerà lo sviluppo e l’attività edilizia dei prossimi 5 anni, che con l’avvio del procedimento del nuovo Piano Strutturale, con il quale saranno gettate le basi per lo sviluppo della città e del suo territorio per i prossimi l5 anni. Siena, il cui centro storico è sito Unesco, ci obbliga alla massima attenzione nella stesura degli strumenti urbanistici, la cui normativa deve guardare con particolare attenzione alla tutela, alla salvaguardia ed alla valorizzazione del suo intero territorio, il cui prestigio non fa parte solo della nostra storia, ma di quella dell’ intera umanità, verso la quale è proiettato. Abbiamo posto particolare attenzione sullo studio di quattro aspetti sui quali vogliamo incentrare lo sviluppo della pianificazione urbanistica del territorio della nostra città:

  • il recupero e la rivitalizzazione del centro storico;
  • il rafforzamento del sistema dell’accessibilità urbana;
  • la promozione strategica del verde urbano;
  • la conservazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico.

E in uno di questi obiettivi che è inclusa l’attività del progetto URBiNAT …. nella “promozione strategica del verde urbano”.

La pianificazione territoriale ha da tempo riconosciuto al verde urbano, in generale, un ruolo primario per la qualità degli insediamenti e per le molteplici funzioni che questo assolve: ecologiche e di regolazione del clima, sociale, terapeutica, paesaggistica, estetica, architettonica Il verde contribuisce al miglioramento della qualità dell’aria, al della temperatura urbana, all’assorbimento dell’acqua, contrastandone il dilavamento supererficiale.

In particolare, l’area di Ravacciano include un’area residenziale, sorta negli anni”30″ per Ospitare la popolazione di Salicotto – allontanata dalle proprie abitazioni per sanificare e restaurare l’originario quartiere del centro storico – ed un’area occupata da una valle verde che é inclusa all’interno del Parco agricolo del Buongoverno.

 

Tale area è da molto tempo oggetto di interesse degli abitanti stessi di Ravacciano i quali lamentano l’impossibilità di poter sfruttare questo naturale polmone verde, per la mancanza di un accesso diretto.

L’area in questione nel nuovo PO. da poco adottato, (D.C.C. n° 58 del 19.05.2020) è indicata come una zona che presenta degli importanti rapporti di connessione e interdipendenza con il territorio urbanizzato, in cui si riconoscono sia caratteri di ruralità che di stretta relazione con le aree urbane.

A tal proposito il Piano in questione oltre che a prevedere un mantenimento percettivo della zona con tutte le sue caratteristiche, la sua tessitura e conformazione, propone anche attraverso la costituzione di forme aggregative tra soggetti pubblicie privati, la possibilità di effettuare degli interventi di accesso al Parco cosi da poter fruire di quest’area, altrimenti preclusa sia agli abitanti che ai turisti. Naturalmente il tutto prevedendo opere che qualifichino le parti contigue e paesaggisticamente rilevanti del Parco e
l’armonizzazione delle soluzioni costruttive di annessi e manufatti a supporto, tenendo sempre come base principale l’elevata qualità
delle relazioni percettive.

Viene inoltre promossa anche un’agricoltura amatoriale e di prossimità compatibile con un contesto paesaggistico di pregio finalizzata a mantenere nel tempo le aree recuperate. Questa iniziativa ha trovato riscontro positivo anche in un altro quartiere di Siena, San Miniato dove sono stati realizzati i cosiddetti “orti urbani” ad opera, per la maggior parte, dei residenti e die quali si parlerà in maniera diffusa e particolareggiata nella giornata di domani.

In tal modo si è ottemperato ad una pluralità di necessità quali quella della manutenzione, gestione e sfruttamento di aree verdi che altrimenti sarebbero state abbandonate e a quella della socializzazione che soprattutto nelle zone residenziali limitrofe
alla città, risulta essere un aspetto di notevole rilievo, affinché i suddetti quartieri non svolgano solo il ruolo di luoghi dormitorio, ma possano essere vivacizzati dalle attività svolte al loro interno da parte degli abitanti.

Questo vivere il “luogo” in forma attiva innesca un senso di appartenenza utile alla crescita sociale, culturale e anche economica di un ambiente, soprattutto là dovei quartieri periferici hanno assorbito una gran parte di popolazione cittadina che magari svolge attività lavorativa altrove e rischia altrimenti di vivere il quartiere solo in maniera passiva. Rivitalizzare queste frangie residenziali, cosi strettamente connesse alla città e separate da essa da queste lingue di verde è essenziale per l’intera comunità, fornendo spazi aperti che aiutano a mantenere un contatto con la natura ristabilendo l’essenziale rapporto e equilibrio psico-fisico che l’odierna società e l’odierno sistema di vita cui siamo tutti soggetti, tendono a destrutturizzare continuamente.

Tale progetto si inserisce a pieno titolo anche nel perseguimento del quarto obiettivo la conservazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico”.

Non si può parlare di paesaggio guardando Siena senza ricordare il capolavoro di A. Lorenzetti ( 1338/1339). Governanti, ma soprattutto cittadini e contadini, al tempo di Lorenzetti, erano chiamati a riconoscersi in una identità collettiva
che rappresentava una città intera, fata di spazi, di palazzi ed una fertile campagna, dove tutti gli uomini e donne, grandi e piccoli, erano intenti con le loro attività a realizzare una convivenza operosae felice.

Il paesaggio, mai come a Siena, costituisce I’elemento più consono a rappresentare la complessità e la profondità dell’entità culturale, sociale, economica del territorio. Il rapporto tra aree verdi ed aree urbanizzate per la città di Siena rappresenta un “unicum” di valenze e rilevanze mondiali e quindi ogni azione di conservazione del territorio è inevitabilmente una reinterpretazione del passato…..

“la vera tradizione non è testimonianza di un passato oramnai concluso, ma viva forza che anima e informa di sé il presente” (Stravinskij – 1940).

Paolo Giuliani
Direzione Urbanistica
Comune di Siena

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